FUNZIONAMENTO MISURATORE ENERGIA TERMICA
Considerazioni generali
Il calcolo di energia termica avviene per integrazione nel continuo dei contributi apportati dai singoli volumi
infinitesimi dV secondo:
E=∫k·( t1-t2 )·dV
dove t1 e t2 sono rispettivamente la temperatura di mandata e ritorno del circuito; mentre k è un coefficiente di correzione introdotto nel calcolo che dipende dalle proprietà fisiche dell’acqua quali peso specifico e calore specifico a pressione costante cp. Ovviamente i sistemi fisici non sono in grado di operare mediante calcolo infinitesimale, per cui il calcolo dell’energia termica è operato mediante una sommatoria di contributi nel discreto secondo la relazione proposta dalla norma EN1434-1:
E=∑k·( t1-t2 )·V
dove V è il volume finito misurato e k è un coefficiente calcolato secondo la 1434-1. Il valore assunto da k dipende dalla temperatura di riferimento, che ovviamente non è costante durante il naturale funzionamento, per cui il valore di k è differente ad ogni ciclo di calcolo.
STANDARD IMPULSIVI
Lettera | Valore |
A | 2,5 L/IMP |
B | 25 L/IMP |
C | 250 L/IMP |
D | 2500 L/IMP |
E | 100 L/IMP |
F | 10 L/IMP |
G | 1 L/IMP |
H | 1000 L/IMP |
I | IMP/L (abbinamento ultrasuoni) |
Considerazione circa misuratori volumetrici meccanici e ultrasuoni.
Dal punto di vista del calcolo dell’energia termica, i misuratori ad ultrasuoni possiedono prestazioni migliorative rispetto ai misuratori meccanici, in particolare:
A. migliore accuratezza in condizioni di bassa portata;
B. elevata sensibilità alle variazioni di portata. Ciò comporta che, in condizioni di impianto a portata variabile, un misuratore ad ultrasuoni si comporta meglio rispetto ad un gruppo meccanico, anche in condizioni di pari classe di accuratezza rispetto alla normativa MID;
C. nessuna parte mobile, quindi migliore resistenza all’usura nel tempo.
Sezione contatore Woltmann
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